Un sorriso nascosto dietro alla mascherina, poche parole, ma tanta commozione. Questa la reazione di Marco Sardo alla sorpresa che gli ha riservato oggi l’Olimpia Carcarese eleggendolo presidente onorario della società. Sardo, infatti, ha rivestito il ruolo dal 1986 al 1992 portando la squadra biancorossa nella stagione ’87-’88 al massimo risultato ottenuto nella storia di Carcare: la Serie D, dove da neo promossa l’anno successivo sfiorò la vittoria del campionato.
Un evento del tutto inaspettato dallo storico presidente biancorosso che, mentre assisteva all’amichevole del nipotino Leonardo sul campo del Corrent prima della gara Carcarese – Mallare (poi rinviata), è stato chiamato al microfono e raggiunto da molti suoi ex calciatori e dirigenti, oltre che dai capi ultras del periodo più vincente della società. Tra loro: Eugenio Bressan, Fabio Capelli, Gianfranco Gervasio, Massimo Zanti, Maurizio Brunelli, Massimiliano Ghiso, Maurizio Barello, Gianluca Bandini, Fabio Rolando, Andrea Biolzi, Sergio Soldano, Leonardo Bruno, Roberto Manitto, Enrico Gulli, Ilario Genta, mister Corrado Orcino, il ds Lorenzo Franchello e il massaggiatore Agostino Bozzolasco.
“È stata una sorpresa molto bella, mi sono commosso a rivedere tutti i giocatori, tifosi e dirigenti” commenta Sardo, al termine della cerimonia. Non riesce ancora a parlare, la commozione si legge nei suoi occhi e nei suoi movimenti.
“Non ho un ricordo più bello, è stato tutto bellissimo in quella cavalcata. Ricordo l’ultima giornata a Ceriale, dove ci siamo consacrati campioni, al ritorno a Carcare in piazza c’erano più di mille persone che mi lanciavano in aria fino all’altezza del balcone del primo piano, oltre che l’emozione provavo anche un po’ di paura” ammette sorridendo.
Sardo poi parla di presente, riponendo grande fiducia nella dirigenza dell’attuale Olimpia Carcarese: “C’è un gruppo di imprenditori che sta lavorando seriamente e alacremente, penso che faranno sicuramente molto bene”.
Al microfono interviene anche il capitano protagonista di quegli anni: Sergio Soldano. “Sono stato uno dei giocatori che arrivavano da fuori e soprattutto ero straniero. Una novità per Carcare. Sono sempre stato abituato a parlare con presidenti anche importanti in Argentina e qui con Marco ho trovato una persona con cui parlare a tu per tu, che riusciva a caricare la squadra come pochi ci riescono. Per me è stato importante”.
A consegnare la targa ricordo a Sardo il presidente Dino Vercelli, l’assessore allo sport Giorgia Ugdonne e il vice sindaco Franco Bologna, che davanti al pubblico sottolinea: “Per è un piacere essere qui oggi, giuro che non è retorica, perché con Marco c’è un’amicizia che va dai tempi dell’asilo ad oggi e non è mai venuta meno. Ma anche per un altro motivo importante. Marco ha portato la Carcarese ai massimi vertici storici, ha sfiorato il professionismo, risultati impensabili per una cittadina come la nostra. Inoltre bisogna riconoscergli la capacità che ha avuto di coinvolgere con suo progetto calcistico l’intera comunità. Come dimenticare tutti i sabati e le domeniche mattine quando nei bar e nelle piazze del paese si parlava solo della partita della Carcarese e si preparavano le trasferte. È stato un momento di grandissima importanza”.
“Un plauso all’Olimpia Carcarese per aver saputo ricordare un presidente che ha lasciato un segno indelebile in questa società e un grazie a Marco per quello che ha saputo regalare a tutti gli sportivi e non solo in quegli anni di calcio a Carcare!” conclude Bologna.
“Una giornata unica per Carcare – commenta l’avvocato Vercelli -, ma soprattutto per Marco, un presidente che ha lasciato un segno nella storia di questa società e nel cuore di tutti noi. Grazie a tutti i partecipanti e ovviamente da tutta la società un immenso grazie a Marco”.